Commento al Vangelo di domenica 15 luglio

Commento al Vangelo di domenica 15 luglio,  XV Domenica del Tempo Ordinariocon il commento audio di Don Fabio Rosini:

Libro di Amos 7,12-15. 

In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: “Vattene, veggente, ritirati verso il paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 
ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno”. 
Amos rispose ad Amasia: “Non ero profeta, né figlio di profeta; ero un pastore e raccoglitore di sicomori; 
Il Signore mi prese di dietro al bestiame e il Signore mi disse: Và, profetizza al mio popolo Israele.”

Salmi 85(84),9ab-10.11-12.13-14. 

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: 
egli annunzia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. 
La sua salvezza è vicina a chi lo teme 
e la sua gloria abiterà la nostra terra. 

Misericordia e verità s’incontreranno, 
giustizia e pace si baceranno. 
La verità germoglierà dalla terra 
e la giustizia si affaccerà dal cielo. 

Quando il Signore elargirà il suo bene, 
la nostra terra darà il suo frutto. 
Davanti a lui camminerà la giustizia 
e sulla via dei suoi passi la salvezza. 

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 1,3-14. 

Fratelli, benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. 
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, 
predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, 
secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; 
nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. 
Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, 
poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito 
per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. 
In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, 
perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. 
In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, 
il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria. 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 6,7-13. 

In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi. 
E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; 
ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. 
E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. 
Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro». 
E partiti, predicavano che la gente si convertisse, 
scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.