Commento al Vangelo di domenica 6 maggio

Commento al Vangelo di domenica 6 maggio, VI Domenica di Pasquacon il commento audio di Don Fabio Rosini:

Atti degli Apostoli 10,25-26.34-35.44-48. 

Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. 
Ma Pietro lo rialzò, dicendo: “Alzati: anch’io sono un uomo!”. 
Pietro prese la parola e disse: “In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, 
ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. 
Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. 
E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; 
li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio. 
Allora Pietro disse: “Forse che si può proibire che siano battezzati con l’acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?”. 
E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni. 

Salmi 98(97),1.2-3ab.3cd-4. 

Cantate al Signore un canto nuovo, 
perché ha compiuto prodigi. 
Gli ha dato vittoria la sua destra 
e il suo braccio santo. 

Il Signore ha manifestato la sua salvezza, 
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia. 
Egli si è ricordato del suo amore, 
della sua fedeltà alla casa di Israele. 

Tutti i confini della terra hanno veduto 
la salvezza del nostro Dio. 
Acclami al Signore tutta la terra, 
gridate, esultate con canti di gioia. 

Prima lettera di san Giovanni apostolo 4,7-10. 

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. 
Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 
In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. 
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-17. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».