Vangelo di domenica 27 agosto

Commento al Vangelo di Domenica 27 agosto
XXI Domenica del Tempo Ordinario, con il commento audio di Don Fabio Rosini:

Libro di Isaia 22,19-23. 

Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto. 
In quel giorno chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkia; 
lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua sciarpa e metterò il tuo potere nelle sue mani. Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. 
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide; se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire. 
Lo conficcherò come un paletto in luogo solido e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre. 

Salmi 138(137),1-2a.2bc-3.6.8bc. 

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: 
hai ascoltato le parole della mia bocca. 
A te voglio cantare davanti agli angeli, 
mi prostro verso il tuo tempio santo. 

Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia.
Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, 
hai accresciuto in me la forza.

Eccelso è il Signore e guarda verso l’umile 
ma al superbo volge lo sguardo da lontano. 
Il Signore completerà per me l’opera sua. 
Signore, la tua bontà dura per sempre: 

non abbandonare l’opera delle tue mani. 
Il Signore completerà per me l’opera sua. 
Signore, la tua bontà dura per sempre: 
non abbandonare l’opera delle tue mani. 

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 11,33-36. 

O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! 
Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? 
O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì che abbia a riceverne il contraccambio? 
Poiché da lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen. 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,13-20. 

In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». 
Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 
Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 
Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 
E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 
E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 
A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.